Nel cuore della Barbagia, Mamoiada e Ovodda aprono le loro porte nel secondo weekend di novembre per accogliere i visitatori e accompagnarli alla scoperta di tradizioni, sapori e paesaggi che raccontano la Sardegna in autunno.

Autunno in Barbagia 2025

Mamoiada, 7-8-9 Novembre

  • A 16 chilometri da Nuoro, Mamoiada si prepara a vivere un nuovo appuntamento con Autunno in Barbagia, tra degustazioni di Cannonau, profumi di pane frattau e il richiamo dei suoi antichi riti. È un paese che unisce l’accoglienza delle sue genti alla bellezza dei paesaggi che lo circondano, offrendo ai visitatori un viaggio tra cultura, gusto e tradizione.

    Tra colline di granito, boschi di lecci e distese di vigneti, il borgo dei Mamuthones e Issohadores conserva un fascino che si rinnova di generazione in generazione. Ogni famiglia custodisce gesti e ricette che raccontano la quotidianità del mondo agropastorale, in un equilibrio perfetto tra natura e memoria.

    Durante Autunno in Barbagia, le vie del centro si riempiono di colori, musica e profumi: dalle cantine si diffonde l’aroma del Cannonau e della Granazza, vini che accompagnano i piatti tipici come i maccarrones de busa, il pane frattau, il porcetto arrosto e le orulettas, dolce simbolo di festa. Le cortes aperte e i laboratori artigianali permettono di osservare da vicino la realizzazione delle maschere tradizionali, intagliate nel legno e rifinite con cura dai maestri locali, custodi di una conoscenza tramandata nel tempo.

    Il percorso continua tra i vicoli di granito del centro storico e i sentieri che circondano il paese, un tempo vie della transumanza, oggi itinerari ideali per trekking e biking che attraversano sos pinnettos, le antiche costruzioni pastorali. È un invito a scoprire la vita di Mamoiada nel suo ritmo autentico, dove cultura, natura e convivialità si intrecciano in un’esperienza che unisce passato e presente.

  • Il carnevale di Mamoiada è tra le manifestazioni più suggestive della Sardegna, un rito arcaico che affonda le radici nella memoria collettiva e nel legame profondo con la terra. I protagonisti, i Mamuthones e gli Issohadores, sfilano per le vie del paese con passo cadenzato e misterioso. I Mamuthones indossano pelli ovine, portano una maschera nera di legno e una serie di campanacci che risuonano a ogni movimento, generando un ritmo ipnotico e potente. Gli Issohadores, in abito rosso e maschera bianca, li guidano e li controllano con sa soha, la fune con cui prendono a lazo gli spettatori, gesto beneaugurante e simbolico.
    Il primo apparire delle maschere avviene il 16 gennaio, in occasione dei fuochi di Sant’Antonio Abate, quando nei rioni storici si accendono i falò e la comunità si riunisce attorno alle fiamme in un rito propiziatorio che segna l’inizio del carnevale.
    Per scoprire più da vicino questo universo di simboli e tradizioni, il Museo delle Maschere Mediterranee custodisce un percorso affascinante tra costumi, strumenti e maschere delle culture agropastorali di tutto il bacino del Mediterraneo, offrendo uno sguardo unico su come il mito, la festa e la vita quotidiana continuino a dialogare da secoli.

    Programma Mamoiada 
  • Ai piedi del monte Orohole, nel cuore della Barbagia di Ollolai, Ovodda accoglie i visitatori con il fascino discreto dei suoi paesaggi, dove il verde dei boschi incontra il granito e il ritmo delle stagioni scandisce ancora la vita quotidiana. Il borgo, che conta circa milleseicento abitanti, si distingue per la forte identità comunitaria e per la capacità di coniugare tradizione e creatività. Le sue radici affondano nel mondo agropastorale, ma si esprimono anche attraverso un artigianato vivace, che trova nella lavorazione del sughero e del granito le sue espressioni più caratteristiche. Le cave di Sa ’Orrada e Su Ghirone forniscono una pietra pregiata, utilizzata da generazioni per costruzioni e decorazioni che impreziosiscono il paese.

    Attraversato dai fiumi Tino e Taloro, il territorio si apre verso il lago del Cucchinadorza, un bacino artificiale creato negli anni Sessanta, oggi circondato da itinerari naturalistici ideali per il trekking, la mountain bike e le escursioni a cavallo.

  • Durante Autunno in Barbagia, Ovodda diventa un laboratorio a cielo aperto: le cortes tradizionali si animano con profumi di pane e dolci — dal pane ’e fresa alle lorighittas, dai puzzoneddos ai pistiddos — e tra le specialità più apprezzate spiccano le fruttinas de mendula, dolci tipici sardi fatti di pasta di mandorle modellata a forma di frutta — mele, pere, fichi o fichi d’india — e glassata con zucchero fondente.

    Le vie si colorano grazie ai murales che raccontano scene di vita, memoria e ironia, mentre le feste religiose scandiscono l’anno, da San Giorgio a San Pietro fino alla Madonna dell’Assunta.

    L’evento più atteso resta il Mehuris de Lessia, il carnevale ovoddese che si svolge il mercoledì delle Ceneri. Qui la comunità si trasforma in un grande teatro all’aperto: uomini e donne, con il volto annerito di fuliggine, impersonano gli intintos e gli intinghidores, protagonisti di un corteo che culmina con il giudizio e la condanna simbolica di Don Conte, emblema del potere e delle ingiustizie. Una festa di libertà e ironia, dove tutto può accadere, e dove la tradizione diventa ancora una volta strumento di identità collettiva.

    Programma di Ovodda 
  • Novembre

    • 07 — 08 — 09 Mamoiada
    • 08 — 09 Ovodda
    • 15 — 16 Nuoro
    • 15 — 16 Tiana
    • 22 — 23 Atzara
    • 22 — 23 Ollolai
    • 29 — 30 Gadoni
    • 29 — 30 Oniferi
  • Dicembre

    • 06 — 08 Fonni
    • 13 — 14 Ortueri
    • 13 — 14 Orune
    Il Calendario