Collezione di coltelli sardi artigianali, forgiati a mano con passione: ogni coltello custodisce un frammento di Sardegna, tra tradizione, identità e bellezza senza tempo.

Sardinian Knives
Collezione di coltelli sardi artigianali, forgiati a mano con passione: ogni coltello custodisce un frammento di Sardegna, tra tradizione, identità e bellezza senza tempo.
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Pattadese-style knife, juniper handle, 10 cm blade
Regular price €119,00 EURRegular priceUnit price / per -
Pattadese, polished light bovine horn handle, 23 cm in length
Regular price €135,00 EURRegular priceUnit price / per -
Arburesa Knife Model "gennamari", bovine handle, 8 cm blade
Regular price €99,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Arburesa knife with double collar, 9 cm blade.
Regular price €136,00 EURRegular priceUnit price / per -
Sculpture Knife Dog, Buffalo Handle, 23 cm
Regular price €270,00 EURRegular priceUnit price / per -
Boar Sculpture Knife, Buffalo Handle, 23 cm
Regular price €270,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Arburese knife, double bolster, 9 cm blade, Original Knife Made in Sardinia (Italy).
Regular price €90,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Sold out
Pastor Sculpture Knife
Regular price €190,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Sculpture Knife Eagle, Arburese Model
Regular price €195,00 EURRegular priceUnit price / per -
Pattadese, Juniper Handle, 8 cm Blade
Regular price €99,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Pattadese, dark shiny bovine horn handle, length 23 cm
Regular price €135,00 EURRegular priceUnit price / perSold out -
Deroma Cutlery, original Pattada, brown sheep horn handle with engraving.
Regular price €520,00 EURRegular priceUnit price / per
Sardinian Handmade Knives
For centuries an indispensable aid in the toils of the fields, the history of the Island is condensed in Sardinian knives. Special uses and customs have developed around the knife, linked both to its primary function as a blade and to its symbolic meaning within a rural society that was often harsh and spartan.
Cosa significa regalare un coltello in Sardegna?
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Ancora oggi il coltello rappresenta un regalo prezioso, segno di stima e rispetto. Eppure, chi ha la fortuna di riceverlo in dono non può accettare il regalo senza corrispondere una cifra simbolica al donatore. Questo, secondo la tradizione, libererebbe chi lo dona dalla sensazione di aver regalato un oggetto che, nelle mani sbagliate, può recare dolori e lutti. Inoltre, la lama affilata può simboleggiare anche il legame reciso tra le due parti, quindi ricordatevi sempre di “ripagare” il coltello che riceverete in regalo. Un’altra regola non scritta indica che il coltello si porge sempre aperto, sorreggendolo col palmo aperto verso chi lo riceve, come simbolo di fiducia e certezza che mai verrà usato con cattive intenzioni.
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La rivoluzione del coltello sardo.
Quando, a metà degli anni ‘50, la tecnologia ha rivoluzionato diversi settori dell’economia sarda (dalla pastorizia all’agricoltura), il coltello in Sardegna ha cambiato la propria funzione nella vita quotidiana. Da utensile tuttofare a complemento d’arredo, fino a diventare un vero e proprio gioiello per i collezionisti.
Così come i paesi e i territori da cui provengono, le lame lucenti di Sardegna sono diverse una dall’altra: dalla resolza di Pattada (cittadina nel Sassarese), all’arresoja di Arbus-Guspini (nel Sud Sardegna), così come la lurisinca della Gallura, sono tutti coltelli che trasmettono al tempo stesso forza ed eleganza, e soprattutto robustezza.
In Sardegna si contano un migliaio di coltellinai, e quelli più conosciuti hanno richieste da svariati Paesi del Mondo, con liste d’attesa di mesi. Il valore di ciascun pezzo può avere oscillazioni di prezzo legate alla fama del coltellinaio, e ai materiali utilizzati: l’oro, l’argento o l’ottone.
Coltelli Sardi Artigianali
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La geografia del coltello sardo.
Un cammino ideale nella storia del coltello sardo non può che iniziare dalla resolza, originaria di Pattada: una lama che riflette la storia del mondo agropastorale sardo. Si tratta di un coltello a serramanico, con un’impugnatura composta da due strisce (guancette) di corno caprino maschio, saldamente unite da ribattini (piccoli chiodi) che incorporano s’arcu, l’archetto in metallo che rende l’impugnatura particolarmente solida.
Anche detta pattadesa, era un oggetto immancabile nella bisaccia del pastore, che ne possedeva due o tre diverse a seconda della funzione: lavorare il formaggio, macellare il bestiame e così via.
La còrrina, per alcuni l’antenata della pattadesa, è un coltello più rustico, con lama fissa a foglia d’ulivo, incassata in un corno di montone o di capra. La lama veniva infilata in un pezzo di sughero per evitare di ferirsi quando la si riponeva in tasca.
Altro coltello che rientra nella categoria della resolza pattadesa è la lussurzesa, un coltello a serramanico di Santu Lussurgiu (in provincia di Oristano).
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Coltello Sardo
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Muovendosi verso i boschi di sughere della Gallura, possiamo trovare la lametta gallurese detta lurisinca, ossia “donna di Luras” (un paese vicino a Tempio Pausania). La si usava per la lavorazione del sughero: ha la punta tronca e il manico leggero realizzato in legno di fico. La lama è affilata solo da un lato, e quando si consumava, veniva riciclata e utilizzata per fare altri coltelli, soprattutto da cucina.
Spostandosi verso il Sud Ovest dell’isola, fra Cagliari e Oristano arriviamo nel mondo delle miniere.
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Sardinian Craftsmanship Knives
Just a few kilometers away, we find Guspini, the kingdom of the guspinesa, the miners' knife. There are two models, both with folding blades: one with a curved blade (myrtle leaf shape) and a curved handle; the other with a spatula blade, a blunt blade, and a squared handle profile.
The latter model was designed to circumvent a 1908 decree, in which Prime Minister Giovanni Giolitti banned carrying pointed knives with blades longer than four
centimeters, in an effort to reduce the frequent violent incidents in the region at that time.