-
Cosa comprare in Sardegna come souvenir è una domanda che spesso ci si pone già prima di partire, mentre si pianifica il viaggio o si immagina il ritorno con qualcosa di speciale tra le mani: l’isola offre un mondo di manufatti artigianali che portano con sé l’anima della tradizione sarda.
-
Cosa comprare in Sardegna come souvenir?
-
-
Per scegliere un souvenir che lasci il segno, vale sempre la pena chiedersi a chi sarà destinato. Può essere un dono per una persona cara, ma anche un regalo per sé, qualcosa che tenga vivo il ricordo di un viaggio speciale. Conoscere i gusti di chi lo riceverà aiuta a trovare qualcosa che non sia solo bello, ma anche capace di sorprendere.
C’è chi apprezza un oggetto da esporre, chi preferisce qualcosa di utile o chi si emoziona davanti a una storia raccontata con le mani. E se si conosce bene la persona, si può andare ancora oltre: immaginare in quale angolo della casa potrebbe accogliere quel dono. Un piatto decorato appeso in cucina, una piccola ceramica su una mensola dello studio, un tessuto tradizionale steso su un tavolino o appeso come arazzo.
Ma ci sono anche persone che amano portare i ricordi con sé ogni giorno: per loro, un gioiello da indossare può essere la scelta perfetta. Un anello, un ciondolo, un bracciale in filigrana o con un tocco di corallo diventano non solo accessori, ma dettagli che parlano dell’isola con discrezione e autenticità. In questo modo, il souvenir diventa più di un ricordo: entra nella quotidianità, si lega ai gesti, agli spazi, alla vita di chi lo riceve.
Dove acquistare souvenir autentici
-
-
Chi programma un viaggio in Sardegna spesso si chiede dove trovare souvenir che abbiano davvero qualcosa da raccontare. Le botteghe artigiane non offrono solo oggetti, ma storie. Entrare in un laboratorio significa spesso incontrare chi quei manufatti li ha pensati, modellati e decorati con gesti che si ripetono da generazioni. È in quel momento che un coltello o una corbula smettono di essere semplici acquisti e diventano pezzi di memoria condivisa.
La chiave, anche a distanza, è riconoscere la coerenza tra forme, materiali e simbologie: solo così si evita di confondere l’artigianato con oggetti industriali che ne imitano l’aspetto, ma non l’anima.
Se siete in Gallura e avete voglia di scoprire l’interno dell’isola, Calangianus è una tappa che si lega in modo naturale a un piccolo itinerario tra i paesi vicini. Da Tempio Pausania, con le sue architetture in granito e il centro storico silenzioso e raccolto, fino a Luras, dove si trovano gli ulivi millenari e un museo etnografico che racconta la vita quotidiana di un tempo, il paesaggio si svela solo a un occhio calmo e attento. Anche Nuchis, con le sue chiese antiche e la quiete delle viuzze in pietra, è una scoperta per chi cerca autenticità.Calangianus si inserisce in questo paesaggio con la sua lunga tradizione legata al sughero e, da alcuni decenni, anche alla ceramica. Camminare nel paese significa osservare il lavoro delle mani, ascoltare storie di bottega, riconoscere nella materia un legame forte con l’ambiente e le stagioni. Non serve cercare attrazioni turistiche: basta guardarsi intorno.
Oggetti artigianali che raccontano la Sardegna
-
-
Dietro ogni manufatto artigianale sardo c’è una storia che va oltre la sua forma. Una ceramica realizzata e decorata a mano, un gioiello in filigrana o con simboli antichi, un coltello artigianale modellato con cura, dalla lama alla scelta del manico, secondo tecniche come quelle del pattadese o dell’arburesa.
Ci sono poi i tessuti, che diventano tappeti e cuscini: trame dense di significati, create intrecciando pazienza, esperienza e senso del bello. E le corbule, o altri cestini intrecciati, uniscono utilità e leggerezza, equilibrio e memoria. Piccoli oggetti racchiudono spesso una forte simbologia: un bottone o una coppia di fedi tradizionali sarde racchiudono la precisione di gesti antichi, eseguiti con la calma di chi conosce il valore del tempo e delle promesse. Un souvenir della Sardegna porta con sè significati profondi, e racchiude la storia dell’isola, senza bisogno di parole.
Gioielli sardi: eleganza artigiana da indossare
-
-
Tra le proposte più apprezzate da chi visita la Sardegna ci sono i gioielli in filigrana, scelti spesso per la loro bellezza sobria e per la facilità con cui possono essere portati a casa o regalati. Non occupano spazio in valigia, e custodiscono una grande ricchezza simbolica.
Al centro di questa tradizione c’è s’aneddu a granos, meglio conosciuta come fede sarda. Può presentare differenti modelli che cambiano a seconda del territorio della Sardegna. Ogni variante riflette il gusto, lo stile e le tecniche di una specifica zona dell’isola. Il disegno curvilineo, quasi simile a un merletto, è dato dalla disposizione delle foglioline laterali — elementi decorativi che completano l’andamento armonico dell’anello.
In origine le file erano tre o quattro, ma oggi esistono versioni più ampie, sempre realizzate a mano secondo tecniche tramandate. Accanto alla fede, anche altri gioielli come anelli, ciondoli, bracciali, collane e orecchini sardi reinterpretano motivi tradizionali con eleganza e sobrietà, adattandosi anche a stili contemporanei.
Alcuni modelli includono anche il corallo, che con il suo colore vivo richiama subito l’energia del Mediterraneo. Basta un piccolo inserto per evocare il rosso delle coste, la luce intensa dell’isola, il legame profondo con il mare. Un dettaglio che parla di Sardegna in modo diretto, quasi istintivo.Un modo semplice ma profondo per portare con sé un legame con l’isola, ogni giorno.
Maschere sarde nell’arredo contemporaneo
-
-
Le maschere tradizionali sarde — come i celebri Mamuthones, i Boes e i Merdules — sono molto più che simboli carnevaleschi: diventano vere opere d’arte da parete, capaci di infondere carattere e identità a qualsiasi ambiente. Realizzate in legno scolpito, le loro forme evocano rituali antichi e un legame profondo con la terra.
In un arredamento moderno, le maschere possono essere inserite in tanti modi: su una parete chiara per creare un contrasto elegante, illuminate da un faretto per valorizzarne i dettagli, oppure appoggiate su una libreria come piccoli totem silenziosi che attirano lo sguardo. Alcune persone scelgono di incorniciarle per evidenziarne la forza grafica, altre le posizionano su mensole accanto a libri o oggetti di design, creando accostamenti originali e personali. Anche un ingresso o una zona di passaggio può trasformarsi in un punto focale: basta una maschera per rendere un angolo anonimo un racconto sardo da vivere ogni giorno. Ogni pezzo è unico, realizzato con cura secondo tecniche tramandate di generazione in generazione.